Al massone Benedetto Brin, vissuto negli anni di nascita e crescita del nostro Paese, si attribuiscono molte benemerenze. Torinese, fu conosciuto a livello nazionale come grande ingegnere navale, uomo politico, ministro e capo di stato maggiore della Marina, che rinnovò la nostra flotta militare, creò il nuovo organismo della Marina e progettò modernissimi tipi di navi da guerra. I livornesi lo hanno nel cuore per aver fondato nel 1881 l’Accademia Navale di Livorno, ma i ternani non sono da meno perché a lui si deve lo sviluppo delle acciaierie nazionali e la nascita del complesso siderurgico della loro città. “La Terni”, così è conosciuta, nacque per un’esigenza nazionale e per dare vigore a quella giovane Italia che stentava a crescere.
Per il 150esimo dell’unità nazionale, il Collegio circoscrizionale dell’Umbria, in collaborazione con il Consiglio dei maestri venerabili di Terni, organizza il 10 dicembre (ore 16,30) un convegno proprio per ricordare la figura di questa grande personalità del nostro Ottocento. Si svolgerà nel centro Multimediale di Terni (Piazzale Bosco) con il titolo “B. Brin, Terni e La Terni”. Intervengono: il capitano di Vascello Roberto Domini, ufficiale storico della Marina; i professori Alberto Santoni, esperto di storia e tecnologia militare e Sergio Bellezza, cultore di storia locale. Chiude i lavori il Gran Maestro Aggiunto Massimo Bianchi.
Sono previsti in apertura i saluti del sindaco di Terni, del presidente della Provincia e del presidente del Consiglio regionale dell’Umbria. Introducono Fabio Vallorini e Gonario Guatini. Coordina Dario Guardalben.
L’iniziativa si svolge con il patrocinio del Comune e della Provincia di Terni e della Regione umbra.
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