Grande successo del convegno “Frankenstein 200 anni dopo. Oltre l’umano: rischio od opportunità”, organizzato dall’Accademia dei Filaleti, dal Grande Oriente d’Italia e dalla Loggia Gaio Cornelio Tacito n. 740 all’Oriente di Terni: un pubblico attento e numeroso ha seguito il corso dei lavori con grande curiosità ed interesse, stante l’originalità dei punti di vista offerti dai relatori…
Con questo evento, siamo al quarto appuntamento proposto dalla Loggia ternana. Dopo ‘100 anni di silenzio, il genocidio del popolo armeno’ , ‘Etica dei nuovi media’ e ‘300 Anni di Armonia’, la proposta per il 2018 è un argomento di grande attualità, certamente al centro del dibattito più contemporaneo. ‘Frankenstein’, il romanzo di Mary Shelley, compie 200 anni mantenendo però la sua freschezza letteraria, provocando ancora oggi il lettore sulla inevitabilità di alcune sfide scientifiche e sempre stimolando un confronto sull’uomo che si serve sempre più di mezzi artificiali per potenziare le sue capacità.
Dopo la presentazione a cura del Presidente dell’Accademia dei Filaleti di Terni, Giovanni Amolini, i saluti del Maestro Venerabile della Loggia Tacito Massimiliano Mattioli e del Presidente della Corte Centrale del Grande Oriente d’Italia Santino Rizzo. Il prof. Giancarlo Seri, Presidente nazionale dell’Accademia dei Filaleti, ha moderato il convegno suddividendo gli interventi in due sezioni, una letteraria con il prof. Fausto Dominici, Presidente dell’Associazione insegnanti di Terni, Elisabetta Marino, cattedra di letteratura inglese presso l’Universita’ di Roma2 e Marco Riolfo, docente all’Unitre di Genova. La seconda sezione, a carattere scientifico, è stata presentata da Ivan Lanzillo, psicologo psicoterapeuta, Marco Rocchi, professore di statistica medica presso l’Università di Urbino e Raffaele Federici, professore di sociologia presso l’Università di Perugia. In occasione del convegno il maestro Igor Boza Borozan – artista internazionale, premio Musa a Firenze e San Valentino d’oro a Terni – ha portato un’opera realizzata appositamente per il convegno nella quale ha espresso la sua visione del personaggio di Mary Shelley: un Frankestein sofferente e dolce allo stesso momento e forse androgino per taluni aspetti.
La parte tecnico organizzativa del convegno è stata curata dai Fratelli Gianni Amolini e Renato Carnevali, ex-Mv della RL Loggia Tacito.