Tutti sanno delle influenze della cultura egizia e orientale a Torino, ma pochi conoscono la reale entità di questo apporto, soprattutto a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Una iniziativa culturale della Commissione Cultura del Collegio circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta tratterà l’argomento con esperti e responsabili di importanti istituti culturali che spiegheranno quanto e come la cultura del capoluogo piemontese abbia goduto di questi influssi. Compresa la Massoneria.
“Torino, gli Egizi e l’Oriente tra Otto e Novecento” è il tema del convegno in programma il 4 luglio all’Accademia delle Scienze, nella prestigiosa Sala dei Mappamondi, che per una giornata (dalle ore 10 fino alle 17) darà voce allo spirito illuminato della Torino di “fin de siècle” con le sue aperture culturali, sociali ed estetiche, e le nuove conoscenze che ancora prima diedero impulso alla nascita del Museo Egizio e, molto più di recente, a quello d’Arte Orientale.
Numerosi gli interventi previsti. Dopo i saluti del presidente circoscrizionale di Piemonte e Valle d’Aosta Marco Jacobbi e del sindaco di Torino Sergio Chiamparino, interverranno:
– Alain Elkann (giornalista, scrittore e presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino) – L’evoluzione del mondo museale italiano: il caso di Torino.
– Gianni Carlo Sciolla (storico dell’arte dell’Università di Torino) – L’influenza dell’Egitto e dell’Oriente sull’Arte a Torino.
– Alessandro Roccati (egittologo dell’Università di Torino) – Lo sviluppo in Italia dell’egittologia come disciplina scientifica.
– Franco Ricca (direttore del Museo d’Arte Orientale di Torino – MAO) – Un museo che offre alla città nuove aperture sull’Oriente.
– Stefano Piano (indologo dell’Università di Torino) – Il sanscrito e la cultura dell’India nell’Università di Torino: la nascita dell’indologia
– Antonio Invernizzi (archeologo, professore Emerito dell’Università di Torino e presidente del Centro Ricerche Archeologiche e Scavi di Torino per il Medio Oriente e l’Asia) – Torino e l’archeologia del vicino e Medio Oriente.
– Marco Novarino (storico della Massoneria dell’Università di Torino) – Influenze egizie sulla Massoneria speculativa tra XVII e XVIII secolo.
– Cristiano Daglio (curatore scientifico del Comitato per l’Evento celebrativo salgariano, Museo di Scienze Naturali) – L’immaginario popolare dell’Egitto e dell’India nei romanzi salgariani.
Al Gran Maestro Gustavo Raffi sono state affidate le conclusioni dei lavori che saranno moderati dal giornalista Rai Nino Battaglia.
Info: mdolla@mafservizi.it