Tornata congiunta. Insieme a Napoli la “Pitagora”, la “Monte Sion” e la “Iside”

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I tre maestri venerabili

Tornata congiunta il 20 novembre nella Casa massonica di Napoli della loggia locale “Pitagora” (1034), della “Monte Sion” (705) e della “Iside” (1481) di Catania. Ai lavori condotti da rispettivi maestri venerabili, Tornata congiunta il 20 novembre nella Casa massonica di Napoli della loggia locale “Pitagora” (1034), della “Monte Sion” (705) e della “Iside” (1481) di Catania. Ai lavori condotti da rispettivi maestri venerabili, Gennaro Paternoster, Pietro Lasalvia e Mauro Bonanno, hanno preso parte anche il Presidente del Collegio Campania Livio De Luca e il Vicepresidente del Collegio Paolo Quattrone. hanno preso parte anche il Presidente del Collegio Campania Livio De Luca e il Vicepresidente del Collegio Paolo Quattrone. Laslavia della “Monte Sion” ha presentato uno studio effettuato dalla sua officina sulle statue della Cappella Sansevero dal quale è scaturito un volume a cura di Vincenzo Gallucci dal titolo “Il Tempio delle Virtù”; Federico Longo ha ipotizzato invece un possibile legame tra la musica e le misteriose sculture nel suo lavoro dal titolo “La vena giusta del cristallo” composto da 11 brani che seguono armoniosamente il percorso nella Cappella. Patrizio Rispo, oratore della “Pitagora” ha sottolineato l’importanza di portare all’esterno i lavori culturali delle Officine per abbattere il pregiudizio. Mauro Bonanno, maestro venerabile della “Iside” ha spiegato quanto sia importante uscire dai propri Orienti per conoscere nuove realtà e collaborare con altre officine. Dopo la proposta di istituzionalizzare l’incontro tra le tre logge, attraverso tre appuntamenti l’anno, ospitati a turno, Gennaro Paternoster ha chiuso i lavori invitando tutti al prossimo incontro che si terrà a Roma o in Sicilia. Per il giorno successivo è stata organizzata una visita alla Cappella Sansevero, nel corso della quale si è rivelato guida d’eccezione Vincenzo Gallucci della Monte Sion. E infine una visita alla Napoli sotterranea e ai resti romani della città.



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