Totò massone? Ebbene sì. Che Antonio De Curtis Gagliardi, alias Totò, fosse un esponente della Libera Muratoria era cosa nota agli ‘addetti a lavori’ e solo recentemente, con il ritrovamento del suoi documenti massonici nell’archivio storico del Grande Oriente d’Italia, se n’è potuto dare notizia con cognizione di causa. Il suo bellissimo testamento massonico, che è un vecchio modulo prestampato con le sue dichiarazioni vergate a mano, rivela la profondità d’animo del celebre attore e la sua convinta adesione ai principi liberomuratori. Era il 9 aprile 1945 e Totò stava per fare il suo ingresso nella Loggia Fulgor di Napoli. Ecco come rispose alle tre domande di rito:
Che cosa dovete all’umanità? Amare il prossimo come se stessi: aiutarlo, fare del bene, senza limiti di sorta.
Che cosa dovete alla Patria? Tutto, anche il sacrificio supremo.
Che cosa dovete a voi stesso? Niente all’infuori del miglioramento spirituale.
Totò artista e massone
Totò fu iniziato, il 9 aprile 1945, nella Loggia Fulgor di Napoli della Serenissima Gran Loggia Nazionale Italiana (Piazza del Gesù) e lo stesso anno lo ritroviamo maestro venerabile della Loggia Fulgor Artis di Roma. All’interno di questa Obbedienza Totò frequentò pure le camere rituali del Rito Scozzese Antico e Accettato fino al raggiungimento del 30esimo grado. Di recente gli è stato attribuito il 33esimo grado postumo.
Di Totò massone rimane traccia anche nella sua opera; scrisse, infatti, la poesia ‘A Livella‘ ove i riferimenti al simbolismo massonico sono evidenti.
Le carte massoniche di Totò sono conservate nell’Archivio Storico del Grande Oriente d’Italia e, precisamente, nel fondo archivistico denominato “Piazza del Gesù”, consegnato al Grande Oriente d’Italia nel settembre 1973 in seguito alla confluenza del gruppo guidato dall’allora Gran Maestro Francesco Bellantonio. Tra le carte di Totò si trova, appunto, il testamento massonico del 1945.
Con “La perfetta uguaglianza” il Grande Oriente d’Italia ha reso omaggio a Totò e alla sua celebre poesia “A’ livella” nella Gran Loggia 2016 dello scorso aprile.. A leggerne il testo l’attore Patrizio Rispo, uno dei protagonisti della popolarissima serie tv “Un posto al sole”.
Nobilta’ d’animo e di azione: un grande ! Un fratello per tutti gli uomini, specie i piu’ diseredati.
Toto’, col suo linguaggio popolare, ha saputo restituirci grandi verità, come solo un vero filosofo saprebbe fare…ma, di più, lo ha saputo fare facendoci morire dal ridere…