Le cinque logge vibonesi che fanno capo al Grande Oriente d’Italia, la “Michele Morelli” (153), la “Giosuè Carducci” (752), la “Monteleone” (1139), la “Gioacchino Murat” (1315) e la “Benedetto Musolino” (1319) si sono ritrovate presso il 501 Hotel per il tradizionale appuntamento della cena natalizia. Promossa come di consueto dalla loggia “Morelli”, è l’occasione per lo scambio degli auguri di fine anno ma, da alcuni anni in qua, è caratterizzata da una connotazione più squisitamente sociale.
Nel corso della cena, infatti, viene realizzata una raccolta di fondi, regali e prodotti alimentari in favore di varie associazioni della città. E’ stata questa un’idea perseguita con convinzione dall’architetto di origini persiane ma vibonese di adozione Alì Barati, attuale Venerabile della loggia intitolata a Michele Morelli che, essendo stata storicamente la prima ad essere fondata in città, viene chiamata “loggia madre”.
Ad iniziativa di Barati la cena natalizia è diventata anche un incontro interreligioso, con la presenza dei rappresentanti delle tre confessioni attive in città: cattolica, ortodossa e musulmana. “Siamo convinti ha spiegato che la conoscenza reciproca è in grado di abbattere steccati e barriere, del tutto ingiustificate ed antistoriche”. A porgere ai presenti (tra cui anche alcuni massoni illustri provenienti da logge fuori regione) gli auguri di Natale sono stati Barati, che ha tratteggiato brevemente storia e significato della Libera muratoria, e Ugo Bellantoni, Gran Maestro Onorario, e il Primo Gran Sorvegliante Antonio Seminario. La serata è stata allietata dalle preziose ed apprezzate armonie del gruppo Musica Viva. (Fonte Il Quotidiano del Sud)