XX Settembre. Il Gran Maestro replica ad Augias: “Noi massoni con orgoglio celebriamo la Breccia di Porta Pia”

Il Gran Maestro ha replicato allo scrittore e giornalista Augias, che su La Repubblica, nello spazio riservato alle lettere rispondendo a un lettore spiegava perchè ormai nessuno più festeggia questa storica data…

Gentile dottor Corrado Augias,

il XX Settembre come ogni anno, seguendo una ininterrotta e sentita tradizione del Grande Oriente d’Italia di Palazzo Giustiniani, ricorderà la significativa e, per noi non solo simbolica, data della Breccia di Porta Pia. Noi massoni saremo là con i nostri labari, i nostri volti, con l’orgoglio e la doverosa solennità che la memoria richiede per coloro che hanno scritto una pagina fondamentale per la laicità dello Stato e per la Libertà.

La Breccia di Porta Pia, in un periodo di pericoloso annacquamento dei valori e della storia risorgimentale, di damnatio memoriae come Lei ha giustamente osservato – per noi è e rimane sempre aperta nel nostro cuore, nel cuore di tutti i massoni  e da lì continua a filtrare la luce meravigliosa della libertà di pensiero.

Già da qualche anno sostengo che questa ricorrenza andrebbe oggi non solo ricordata ma giustamente rivalutata, inserendola fra le celebrazioni civili dello Stato come la “giornata della Libertà”. Come fece nel 1895 il Parlamento italiano proclamando il XX Settembre solennità civile, dopo la proposta avanzata dall’onorevole Vischi che vide al Senato – e in seguito alla Camera – un memorabile discorso del poeta e massone Giosuè Carducci.

Si colse allora a stragrande maggioranza l’importanza e la sensibilità di solennizzare una data   che aveva posto fine all’anacronistico potere temporale del Papa aprendo la strada al processo unitario ed evolutivo del popolo italiano. Dalla sublimazione del concetto di Libertà dell’Uomo si passò poi alla soppressione totale del XX Settembre da parte del Fascismo nel 1930 e alla sua sostituzione con la ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi.

Oggi, i tempi sono diversi, le dinamiche economico-politiche, l’egoismo imperante, l’oblio di tanti valori riconosciuti e il tentativo di seppellire momenti straordinari della nostra storia, devono mobilitare le coscienze per non dimenticare il passato e costruire un futuro migliore. Ecco, perché per il Grande Oriente d’Italia, la Breccia di Porta Pia è e resta una data memorabile. Un evento storico per il Progresso e la Civiltà di tutti. E, il prossimo anno, in occasione del  150° anniversario, organizzeremo una serie di eventi per ricordarlo adeguatamente.

La storia, maestra di vita, insegna che la Libertà è il più grande Bene dell’Uomo ma che essa è sempre in pericolo e va costantemente alimentata e difesa dagli oppressori pronti a manifestarsi in qualsiasi epoca e a negarla agli uomini. Per questo ineludibile Bene, il XX Settembre e oltre, i massoni si sono sempre battuti e sono pronti a battersi in futuro a presidio dell’Umanità.

Distinti saluti

Stefano Bisi

Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia



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