Anche la musica e stata protagonista della festa del XX Settembre organizzata dalla Fondazione Grande Oriente, attraverso un concerto dell’Orchestra Italiana del Cinema, che sabato 23 settembre ha regalato agli ospiti del Vascello un’esperienza multimediale davvero magica e unica con l’esecuzione di un’antologia delle piú celebri colonne sonore della storia del grande schermo, firmate dall’indimenticabile maestro Ennio Morricone (1928 2020), due volte vincitore del Premio Oscar ( 2007 e 2016). Dopo il tramonto, al calare della sera, il Vascello si é rimpito # delle note emozionanti che hanno accompagnato autentici capolavori da “C’era una volta in America” (Sergio Leone 1984), a “La leggenda del pianista sull’Oceano” (1998 Giuseppe Tornatore), a “La Califfa” (1970 Alberto Bevilacqua), a “Nuovo Cinema Paradiso” (1988 Giuseppe Tornatore), a “Malena” ( 2000 Giuseppe Tornatore). E ancora da “The mission” ( 1986 Roland Joffe) a “Per un pugno di dollari” (1964) , “C’era una volta il west” (1968 Sergio Leone), “Il Bello , il Brutto e il Cattivo” ( 1966) a “Metti una sera a cena” (1960 Giuseppe Patroni Griffi)
L’Orchestra Italia del Cimema è una vera e propria eccellenza, il primo progetto sinfonico dedicato esclusivamente all’interpretazione di colonne sonore, creato con l’obiettivo di promuovere nel nostro paese e nel resto del mondo lo straordinario patrimonio artistico e culturale della musica per il cinema, anche recuperando e restaurando preziose partiture a rischio di andare perdute. Nei suoi concerti in Italia, Stati Uniti e Cina, ha collaborato attivamente con le maggiori istituzioni insieme ad importanti enti tra i quali: Unesco, Luce Cinecittà, Centro Sperimentale di Cinematografia, Fondazione Italia Cina.
Fondatore e presidente dell’Orchestra, che ha debuttato nel 2010 in piazza Campidoglio a Roma sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e del Mibact con “Il Suono del Neorealismo”, è Marco Patrignani, che ha dato vita a questa straordinaria iniziativa all’interno della “culla” della colonna sonora, gli storici studi di registrazione Forum Music Village di Roma, fondati alla fine degli anni Sessanta da Luis Bacalov, Ennio Morricone, Piero Piccioni e Armando Trovajoli. Il successo è stato inarrestabile.
Scheda
Ennio Morricone
Il cinema italiano non sarebbe lo stesso senza la musica di Ennio Morricone, che ha firmato le colonne sonore di oltre 500 film, ha vinto 10 nastri d’argento, 10 David di Donatello. E’ stato sei volte candidato agli Oscar, che gli è stato assegnato alla carriera nel 2007 e per il film “The Hateful Eight” di Quentin Tarantino nel 2016. Grande sperimentatore, ha utilizzato strumenti non convenzionali, persino lo scacciapensieri, non disdegnando la tradizione folclorica e bandistica, come ha raccontato, svelando i suoi segreti, nel libro-intervista che gli ha dedicato qualche anno fa Giuseppe Tornatore, “Ennio. Un maestro”.
Morricone nacque a Roma il 10 novembre del 1928 da genitori originari di Arpino (in provincia di Frosinone), Mario Morricone (1903-1974) e Libera Ridolfi (1905-1994). Il padre era un trombettista professionista, attivo presso diverse orchestre nelle quali, conseguito il suo diploma a Santa Cecilia, cominció anche lui a lavorare creandosi una rete di conoscenze importanti nel mondo dello spettacolo. Nel 1960 inizió a scrivere musiche per film e a collaborare come arrangiatore di musica leggera per la casa discografica Rca Italiana, ma non tralasciando per questo la musica classica. Nel 1962 arrangia il primo successo di Edoardo Vianello, il 45 giri Pinne fucile ed occhiali/Guarda come dondolo, al quale seguiranno Abbronzatissima e O mio Signore (1963), Hully gully in 10/Sul cucuzzolo (1964). Nel 1963 Sapore di sale di Gino Paoli. Nel 1966, insieme con Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo (autori del testo) compone e arrangia Se telefonando, uno dei più celebri successi della carriera di Mina. Dal 1964 entra a far parte del Gruppo di Improvvisazione Nuova Consonanza, un gruppo di compositori fondato qualche anno prima da Franco Evangelisti, con cui Morricone suonò e registrò album fino al 1980.
Nel 1964 ritrovó Sergio Leone, suo compagno di classe alle scuole elementari e incontró Bernardo Bertolucci. La prima colonna sonora che scrisse per Leone fu per il film “Per un pugno di dollari”, nel 1964. Seguí tutta la serie successiva di spaghetti-western diretti dal regista romano: “Per qualche dollaro in più”, “Il buono, il brutto, il cattivo”, “C’era una volta il West” (1 260 000 copie vendute in Francia), “Giù la testa”, “C’era una volta in America”.
Morricone vinse il suo primo Nastro d’argento nel 1965 per il film” Per un pugno di dollari” di Leone e il successivo nel 1970 (anno in cui intraprese l’insegnamento compositivo presso il Conservatorio Licinio Refice di Frosinone, alla cui nascita aveva attivamente contribuito) grazie alle musiche di “Metti, una sera a cena” e il terzo solamente un anno dopo per “Sacco e Vanzetti”.
La prima candidatura per un Premio Oscar arrivò nel 1979 per la colonna sonora di I giorni del cielo (Days of Heaven), al quale seguirono nel 1986 quella per Mission (The Mission), che vincerà comunque il Bafta(The British Academy of Film & Television Arts) e il Golden Globe, poi nel 1987 per The Untouchables – Gli intoccabili, che vincerà il Nastro d’argento, il Bafta, e il Grammy Award, per Bugsy nel 1992 e nel 2001 per Malèna. Nel 1984 vinse un altro Bafta per la colonna sonora di C’era una volta in America, l’ultimo film di Leone. Il 25 febbraio 2007 gli venne conferito, accompagnato da una standing ovation tributatagli dalla platea, il Premio Oscar alla carriera, “per i suoi magnifici e multiformi contributi nell’arte della musica per film”. A consegnargli la celebre statuetta fu Clint Eastwood, icona dei film western di Leone. Tornó sul palcoscenico hollywoodiano il 28 febbraio 2016 vincendo l’Oscar per la Migliore colonna sonora grazie alla musica composta per The Hateful Eight, film di Quentin Tarantino. Morí all’alba del 6 luglio 2020 all’età di 91 anni in seguito a una caduta.