Tre benefattori pronti a comprarla. La mamma: «Grazie di cuore»
Il Grande Oriente d’Italia risponde subito all’appello
Pistoia, 3 febbraio 2019 – Dopo l’appello-denuncia del nostro giornale è scattata una gara di solidarietà per comprare una nuova bicicletta elettrica a Yara, la giovane derubata, la scorsa settimana, dell’unico mezzo che aveva per spostarsi liberamente nel territorio.
“Le hanno rubato la bici, per lei era tutto”

Tre le persone che hanno chiamato la redazione del nostro giornale per offrire il proprio contributo. Si tratta di un cittadino, Filippo, che vuole restare nell’anonimato, pronto a offrire tutti i soldi necessari per ricomprare lo stesso modello, del signor Andrea di Livorno che ha una bicicletta uguale a quella sottratta a Yara ed è pronto a regalargliela. E poi c’è Stefano Bisi, giornalista e dal 2014 Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia che è stato interessato dai «fratelli» di Prato e Pistoia della vicenda. Anche lui si è detto pronto a riacquistare il mezzo. Stupefatta la mamma della giovane adottata, non credeva che raccontare questa storia potesse portare a tutto questo.
«E’ meraviglioso – commenta Stefania Fogli – Yara in questo modo potrebbe ricevere un bellissimo regalo per il suo compleanno. Martedì compirà 18 anni e vederla di nuovo in sella alla sua bicicletta la farà felice. Non so come ringraziare per questa solidarietà». La giovane Yara è già stata messa a dura prova nella vita. Pochi mesi fa ha perso il suo padre adottivo che adorava. Dopo mesi cupi in cui però ha trovato la forza per andare avanti, ha continuato a coltivare le sue passioni per la scuola e per il calcio femminile, sport che adora praticare. La mamma per riuscire a renderla indipendente, visto che lei non ha la patente di guida, le aveva acquistato quella bicicletta elettrica, fonte di estrema felicità per la ragazza.
La scorsa settimana l’amara sorpresa: qualcuno era riuscito a scassinare la porta del garage e a portare via il mezzo, senza neanche la batteria che invece era custodita in casa. Tanta la rabbia e la delusione sia per la mamma che per la giovane. Ora, invece, dopo la tristezza, la felicità. Grazie a questi due benefattori Yara tornerà a correre in giro per la città su quelle due ruote che qualcuno ha voluto portarle via nel cuore della notte.